Capitolo 3
il signor “M”
Capitolo 3
il signor “M”
il frammento [00:04 - 00:54]

Conoscete già il signor «M» — è il titolare dell'unica libreria dell'isola. Al signor «M» non piace il suo nome, per questo non lo dice mai e non permette di farlo agli altri. Viene chiamato signor «M» da così tanto tempo che nessuno si ricorda più come si chiama realmente.

Il signor «M» è arrivato a Trentaquattresimo Parallelo come Capo Contabile. Ha sempre detto di essere il capo contabile, ma non ha mai menzionato che, in realtà, era l'unico contabile. Non ha mai sognato di fare il contabile, né come capo, né come uno semplice. Ma lo sognava sua madre. Anche lei voleva diventare contabile, ma non ci era riuscita.

il frammento [00:56 - 01:31]

Il 16 agosto, quando stava per iscriversi alla facoltà di Economia, in città era arrivato un uragano con un nome piacevole, Camilla.

Oggi ci sono delle regole su come dare un nome a un uragano, mentre all’epoca c’erano solo due requisiti: il nome doveva essere femminile e, inoltre, non doveva ripetere i nomi già usati. Stranamente, i nomi maschili non si usavano mai.

Così la figlia del direttore del Centro Nazionale degli Uragani, Camilla, era diventata un uragano.

il frammento [01:32 - 02:02]

La velocità del vento al centro dell'uragano Camilla raggiungeva 175 miglia all'ora, ma sua madre non ne era spaventata.

Invece le onde dell’oceano arrivavano a 8 metri e mezzo di altezza ed erano un ostacolo serio, per cui l'iscrizione alla facoltà di Economia doveva essere rimandata. Ma poi ha avuto un figlio, e ha deciso che almeno lui sarebbe dovuto diventare un contabile.

il frammento [02:04 - 02:37]

Comunque, il signor «M» non ha mai amato i numeri. Gli piacevano le lettere. Per questo, quando aveva capito che a Trentaquattresimo Parallelo non c'era bisogno non solo del capo contabile, ma di nessun tipo di contabili, ha aperto una libreria.

Il signor «M» è uno di quei rari individui che credono nel futuro dei libri cartacei. Dice che un giorno le persone capiranno che i libri cartacei sono la fonte della Grande Saggezza.

il frammento [02:38 - 03:12]

Peccato che la gente intorno a lui non ha voglia di vedere la Grande Saggezza e non entra nella sua libreria.

Circa una volta all'anno, il signor «M» perde la speranza dicendo che Wikipedia ha vinto, chiude la libreria e se ne va sulla terraferma. Per sempre. Dopo un po' di tempo, la speranza ritorna, e con la speranza ritorna anche il signor «M».

La libreria riapre di nuovo, e sugli scaffali tornano Twain, Salinger, Hemingway e Stefan Zweig.

il frammento [03:13 - 03:56]

A proposito, è stato il padre di Emma a fabbricare uno degli scaffali. Lo ha costruito con le sue mani da una vecchia barca di legno blu, rimasta sulla spiaggia per ben dieci anni. In realtà, l'idea non era sua: aveva visto uno scaffale del genere in una rivista.

Costruirlo non era stato tanto facile, ma ci era riuscito. La metà rimanente della barca non gli serviva, per questo il signor «M» l'ha messa nel cortile davanti alla libreria.

Pensava che ci sarebbe rimasta solo per un paio di settimane, ma sta sempre lì, come succede di solito.


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