Capitolo 6
Emma
Capitolo 6
Emma
Emma
▶ il frammento [00:04 - 00:31]
Visto che gli abitanti di questa strana isola non volevano avere figli, Emma è stata l'unica bambina a Trentaquattresimo Parallelo per ben 34 anni. Beh, in realtà non è stata una bambina per tutti i 34 anni, anche se suo padre lo pensa ancora.
Emma voleva andarsene sul continente molte volte. Proprio 10 anni fa, quando aveva 24 anni, stava per farlo davvero.
Visto che gli abitanti di questa strana isola non volevano avere figli, Emma è stata l'unica bambina a Trentaquattresimo Parallelo per ben 34 anni. Beh, in realtà non è stata una bambina per tutti i 34 anni, anche se suo padre lo pensa ancora.
Emma voleva andarsene sul continente molte volte. Proprio 10 anni fa, quando aveva 24 anni, stava per farlo davvero.
▶ il frammento [00:32 - 01:13]
La nave partiva per il continente solo due volte al mese. In uno di quei giorni, Emma stava sulla riva, tenendo una vecchia valigia gialla con la scritta «Cuba». Oltre alla scritta, sulla valigia era disegnata una vecchia auto color mare.
La nave era già arrivata a Trentaquattresimo Parallelo e doveva ripartire per il continente esattamente due ore e mezza dopo, come indicato su un foglio di carta con l'orario scritto a penna nera. Ad un certo punto la nave aveva suonato forte esattamente tre volte (come richiesto dalle regole) ed era ripartita.
La nave partiva per il continente solo due volte al mese. In uno di quei giorni, Emma stava sulla riva, tenendo una vecchia valigia gialla con la scritta «Cuba». Oltre alla scritta, sulla valigia era disegnata una vecchia auto color mare.
La nave era già arrivata a Trentaquattresimo Parallelo e doveva ripartire per il continente esattamente due ore e mezza dopo, come indicato su un foglio di carta con l'orario scritto a penna nera. Ad un certo punto la nave aveva suonato forte esattamente tre volte (come richiesto dalle regole) ed era ripartita.
▶ il frammento [01:14 - 01:56]
Emma era rimasta sulla riva con, in mano, la stessa valigia gialla con la scritta «Cuba». Non aveva avuto il coraggio di salire sulla nave. Pensava di avere di mal di mare. Per i 10 anni successivi non aveva mai provato ad andarsene da Trentaquattresimo Parallelo, e anche la valigia gialla rimaneva sempre nell'armadio.
Comunque Emma aveva una CUCINA.
Prima una cucina giocattolo, di plastica rosa, e poi una vera, con una grande bombola di gas rossa. Sulla bombola c’era una scritta che consigliava di usarla con cautela, ed era così che Emma faceva sempre.
Emma era rimasta sulla riva con, in mano, la stessa valigia gialla con la scritta «Cuba». Non aveva avuto il coraggio di salire sulla nave. Pensava di avere di mal di mare. Per i 10 anni successivi non aveva mai provato ad andarsene da Trentaquattresimo Parallelo, e anche la valigia gialla rimaneva sempre nell'armadio.
Comunque Emma aveva una CUCINA.
Prima una cucina giocattolo, di plastica rosa, e poi una vera, con una grande bombola di gas rossa. Sulla bombola c’era una scritta che consigliava di usarla con cautela, ed era così che Emma faceva sempre.
▶ il frammento [01:57 - 02:35]
Il padre aveva regalato ad Emma la sua prima cucina per il suo compleanno, quando Emma aveva compiuto 6 anni, e invece la seconda, l’aveva costruita lui stesso, utilizzando pezzi della cucina per il personale della stazione meteorologica.
Ad Emma piacevano entrambe le cucine, prima l’una, poi l’altra. Proprio nel periodo in cui il padre di Emma le aveva regalato la cucina giocattolo rosa, nella libreria del signor «M» era comparso un vecchio libro dal titolo pretenzioso «Tutto-tutto-tutto quello che devi sapere sulla cucina».
Il padre aveva regalato ad Emma la sua prima cucina per il suo compleanno, quando Emma aveva compiuto 6 anni, e invece la seconda, l’aveva costruita lui stesso, utilizzando pezzi della cucina per il personale della stazione meteorologica.
Ad Emma piacevano entrambe le cucine, prima l’una, poi l’altra. Proprio nel periodo in cui il padre di Emma le aveva regalato la cucina giocattolo rosa, nella libreria del signor «M» era comparso un vecchio libro dal titolo pretenzioso «Tutto-tutto-tutto quello che devi sapere sulla cucina».
▶ il frammento [02:36 - 03:30]
Credere che in quel libro ci fosse veramente tutto-tutto-tutto non era difficile, perché aveva 500 pagine. Ma i visitatori della libreria non lo compravano neanche con quel titolo.
L'unica persona a cui era piaciuto era la 6-enne Emma. Soprattutto per le immagini colorate al suo interno. Aveva trovato carina anche la copertina con un cuoco che aveva dei baffi strani. Per questo aveva offerto al signor «M» due monetine e un bottone di metallo trovato vicino al mare. Sul bottone lucido c’era un'ancora. Probabilmente lo aveva perso qualche marinaio.
Il titolare della libreria aveva pensato che era meglio di niente e aveva accettato l’offerta. Così il libro dal titolo pretenzioso «Tutto-tutto-tutto… e così via» era capitato nelle mani di Emma.
Credere che in quel libro ci fosse veramente tutto-tutto-tutto non era difficile, perché aveva 500 pagine. Ma i visitatori della libreria non lo compravano neanche con quel titolo.
L'unica persona a cui era piaciuto era la 6-enne Emma. Soprattutto per le immagini colorate al suo interno. Aveva trovato carina anche la copertina con un cuoco che aveva dei baffi strani. Per questo aveva offerto al signor «M» due monetine e un bottone di metallo trovato vicino al mare. Sul bottone lucido c’era un'ancora. Probabilmente lo aveva perso qualche marinaio.
Il titolare della libreria aveva pensato che era meglio di niente e aveva accettato l’offerta. Così il libro dal titolo pretenzioso «Tutto-tutto-tutto… e così via» era capitato nelle mani di Emma.
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mal di mare — морская болезнь
bombola — баллон
cautela — осторожность
pretenzioso — хвастливый
copertina — обложка
ancora — якорь