Ciao a tutti! Eccomi di nuovo qua! Voi… Ciao, Sergio! Ciao, ragazzi Un amico mi ha dato uno spunto, mi ha detto – mi ha fatto una domanda e mi ha detto: «è vero che… o non è vero che tra italiani e francesi non corre molto buon sangue?»

Eh, questo si! Questo è vero! È una storia molto vecchia che risale al tempo di Napoleone e, quindi, i conflitti che sono iniziati da… in quel periodo, sono andati avanti, si sono portati avanti avanti avanti avanti negli anni… E come forse non tutti sapete la regione Piemonte, quindi, la mia regione era più grande, cioè c'era un pezzo di territorio che era la Provenza. E la Provenza fu data, regalata praticamente. Un po' la storia della Russia con la Crimea praticamente. È un po' simile questa storia nel senso che fu regalata ai francesi, la stessa cosa fu fatta con l'isola Corsica. Quindi, Sardegna e Corsica. Corsica venne data. Questo per la Corsica è un discorso un pochino più complicato che… non so… richiede tantissimo tempo. Però per la Provenza posso dire che sì, che è stato fatto un regalo. I francesi hanno sempre pensato che loro sono meglio, accidenti, che loro fanno tutto bene. Mamma mia! Fanno… sono sempre meglio di tutti, super-pupper, fanno tutto perfettamente mentre tu sei un italiano e non fai le cose bene, non sei ordinato, non sei… come posso dire… insomma, non sei una buona persona come loro. Ma noi diciamo sempre ai francesi: ma francesi, cari cugini, cugini, diciamo, lo dico coi denti stretti – cugini, cugini, cugini – che voi dite che noi non siamo puliti, che dicono anche che noi non siamo puliti. Invece io posso dire: prima di tutto la cosa più importante che i francesi non usano, non hanno, ecco, avete capito, quando uno si lava, no, ecco c'è… ci sono… c'è la doccia, c'è un altro strumento di fianco che si chiama bidé, vabbé, comunque, che loro non ce l'hanno e dicono a noi che noi non è… Ma come? E questo è il primo problema, no?

Il secondo problema di francesi è che loro sempre sono stati molto molto molto molto arrabbiati con noi . Sono molto arrabbiati per questo anche con lo sport… molto arrabbiati… Dopo la storia, dopo le guerre e dopo tutto quello che venne, appunto, nel post-periodo della guerra con l'Italia, con la Francia e via discorrendo, i francesi sono sempre… hanno sempre pensato che la loro lingua forse la lingua internazionale da parlare. Tutti dovevano parlare. E invece si è dimostrato che nei tempi nostri, quindi, nel periodo moderno le lingue che vanno di più sono l'inglese e il tedesco, quindi, Germania e l'Inghilterra sono le due nazioni che vengono rappresentate nel mondo. E adesso sta diventando anche un po' più importante la Russia. Il russo prima non era così – quando c'era, diciamo, il comunismo, era una nazione chiusa, no? Adesso, invece, ci sono persone che stanno cominciando a studiare il russo. E sono felice, perché io… a me piace. Piace molto di più certamente del francese. Francese non mi piace. L'ho studiato, c'è un diploma, ma non mi piace. Mi piace più lo spagnolo perché gli spagnoli sono latini come noi e, quindi, ci assomigliano, siamo due nazioni che si assomigliano abbastanza come modo di vedere la vita, anche come modo di espressione in quello che facciamo sia per il lavoro, per la musica, che per… Sì, ci sono differenze sicuramente. Però siamo più vicini agli spagnoli come, appunto, latini che ai francesi.

E poi i francesi peccano di una cosa che è ancora peggiore secondo me: che è il saper tutto, e crede di comandare tutto. Che io mi ricordo quando siamo andati… Mi ricordo di questa cosa quando siamo andati in Francia eravamo in quattro: io avevo 18 anni, c'era un mio amico 18 anni anche lui, un altro amico 18, e l'autista 20 anni. 19 o 20 anni, ora non ricordo, era più vecchio di me di un anno o due. Noi ci fermammo in questo bar-trattoria subito dopo la frontiera. Subito dopo il tunnel tra il Piemonte e la Francia. Subito dopo il tunnel, 1 km dopo il tunnel, c'era questo ristorante, dove si fermavano tutti: gli autisti di camion, tutte le persone si fermano a mangiare. E mi ricordo che il mio amico, il mio amico più vecchio parlava un francese perfetto. Io parlavo un francese così così, perché non avevo la pratica. Lui, invece, era perfetto, parlava perfettamente il francese. E mi ricordo che lui disse alla cameriera… disse alla cameriera: «per favore, ci può portare quattro porzioni di patate, insalata e un po' di pesce?» E questa… e questa signorina così che sembrava tanto gentile disse: «Je ne comprends pas.» Come non comprendi? Se io sto parlando perfettamente la tua lingua? Ma lei aveva visto il nostro numero di macchina, di auto, un numero di targa era italiano. Allora lei lo faceva in modo speciale, lo faceva apposta per avere questo conflitto. Tipo «io non capisco quello che tu mi dici.» Ma come non capisci? Io sto parlando un perfetto francese! Perfetto! Questo l'ho detto… perché l'ho detto? L'ho detto per far capire che il nostro conflitto è una cosa che, nonostante tutti dicano che noi siamo cugini, siamo cugini, ma no, devo dire la verità. No, perché abbiamo dei rapporti molto conflittuali tra Italia e Francia.

Allora dicevo che, per finire il discorso che i francesi, appunto, lei non capiva, questa ragazza non capiva, e la discussione è andata avanti. Questo mio amico ha ripetuto in modo perfetto, lei continuava a dire che non capiva, e questo per dire come noi siamo conflittuali, no? Come il conflitto che c'è, una cosa vecchia, anche se alcune persone possono essere amici, anche certamente, non il 100% delle persone la pensa così, in nessuna nazione ci sono 100 persone cattive, 100 persone buone, c'è… e tutto il mondo è fatto più o meno così. Sicuramente ci sono anche delle ottime persone in Francia che io ho conosciuto: dei vecchi amici che sono brave persone, persone molto corrette. Ma devo dire che loro hanno questo in politica anche, lo hanno dimostrato molto criticando molto, facendo molte cose… E, quindi, sì, quando si dice che noi siamo cugini. È una vecchia verità, perché siamo al di là delle Alpi, ci dividono le Alpi, però alcune persone… ho sentito qualche italiano che ha detto che le Alpi dovrebbero essere più alte per dividerci di più dei francesi.

Vabbè, scusatemi… se c'è qualche francese. Non è che volevo essere cattivo. Però, insomma, più o meno è così. Anzi, è così, direi.

Allora, questo ho finito questo… ho quasi finito questo discorso, ma non vorrei che qualcuno pensasse che tra di noi c'è un conflitto come dire… vitale. No, questo no, perché ci sono, come ho detto in precedenza, dei miei vecchi amici, delle mie vecchie amiche, quale ha studiato… studiò in Italia per 3 anni-4 anni a Torino, all'istituto professionale. Quindi, è una persona splendida. No, noi non siamo certamente, come possiamo dire, non ci facciamo la guerra uno con l'altro. Però ci sono delle cose che, secondo me, sono vecchie. È una vecchia ruggine, ed è quella ruggine che hanno un po' anche le altre nazioni, non lo so, la Turchia con la Grecia, ci sono queste vecchie, questi vecchi contrasti, non so, la Russia magari può essere, non lo so… la Russia con l'Ucraina… ci sono questi contrasti, magari vecchi, ma non… questo non vuol dire che non ci sono amici, che io non ho amici francesi o non ho amici ucraini. Certamente no. Però devo dire che questa cosa dei francesi che vogliono essere di più, che alcune volte ci criticano su delle cose che loro stessi poi copiano da noi. Sì, diciamo che simpaticamente si può dire che c'è un po' di guerra, ma è un modo simpatico, no? Non un modo aggressivo, certamente.